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Marzo: Che cosa è successo?

one year ago

QUICK LOOK
I MERCATI

Marzo

3,5%

S&P 500

1,8%

EURO STOXX 50

-3,1%

FTSE 100

0,7%

CAC 40

1,7%

DAX 30

-2,8%

BEL 20

-1,3%

FTSE MIB

-1,7%

IBEX 35

0,5%

TOPIX
   
 Fonte dati: Bloomberg 31.03.2023
Non esiste una soluzione facile

Non esiste una soluzione facile

Con l'aumento delle pressioni sul settore bancario su entrambe le sponde dell'Atlantico, le banche centrali si sono trovate in una posizione difficile. Se da un lato elevati livelli di inflazione hanno reso necessaria una politica monetaria più restrittiva, dall'altro le banche centrali sono state costrette a incrementare la liquidità per garantire la stabilità finanziaria e rassicurare i mercati. La Federal Reserve (Fed) è stata descritta come costretta a vestire i panni ‘sia del poliziotto sia del vigile del fuoco’. Il presidente della Fed, Jay Powell, ha percorso con cautela una via di mezzo, aumentando i tassi per controllare l'inflazione, e fornendo nel contempo rassicurazioni in merito alla solidità e alla resistenza del sistema bancario statunitense.

Emissioni zero: la sfida

Emissioni zero: la sfida

La Commissione europea (CE) ha approvato una deroga alla legislazione che vieta la vendita di motori a combustione interna dopo il 2035. Ciò è avvenuto in seguito alle obiezioni della Germania, un paese nel quale l’industria automobilistica rappresenta una parte significativa del settore manifatturiero; se la legislazione venisse approvata, si prevede che si verificherebbe una perdita pari al 40% dei posti di lavoro in questo settore. La CE autorizzerà la produzione di motori alimentati con e-fuel, considerati ad emissione di carbonio neutra. Tuttavia la tecnologia degli e-fuel è costosa e ancora in via di sviluppo. Sia la Francia sia la Svezia hanno protestato per una deviazione, potenzialmente enorme, sulla rotta verso veicoli esclusivamente elettrici. 

La tecnologia torna in vetta

La tecnologia torna in vetta

Il settore tecnologico ha riconquistato la posizione dominante sui mercati azionari statunitensi e costituisce quasi il 30% dell’S&P 500. Apple e Microsoft da sole rappresentano oltre il 13% dell’indice. Questa la situazione dopo un difficile 2022, quando i prezzi crollarono mentre tassi d’interesse crescenti rendevano meno attraente la valutazione in ottica futura di alcune azioni tecnologiche. Ma nel settore non è tutto rose e fiori. Dopo aver annunciato con orgoglio che gli avatar del metaverso saranno dotati di gambe, Meta ha lanciato un ‘manifesto’ di redditività, dopo il calo delle vendite dell’ultimo anno e mentre i costi per R&D sono in costante aumento.

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