Skip to main content Skip to site footer

You are using an outdated browser. Please upgrade your browser to improve your experience.

Febbraio: Che cosa è successo?

one year ago

QUICK LOOK
I MERCATI

Febbraio

-2,6%

S&P 500

1,8%

EURO STOXX 50

1,3%

FTSE 100

2,6%

CAC 40

1,6%

DAX 30

1,1%

BEL 20

3,3%

FTSE MIB

4,0%

IBEX 35

0,9%

TOPIX
   
 Fonte dati: Bloomberg 28.02.2023
Un anno dopo

Un anno dopo

L'Ucraina ha ricordato l'anniversario dell'invasione russa con una visita a sorpresa a Kyiv del presidente Biden, il quale ha promesso un"sostegno incondizionato". La volatilità dei prezzi dell'energia rimane una priorità all'ordine del giorno, accompagnata da una possibile inflazione. L'UE ha annunciato la decima serie di sanzioni, che comprende le componenti elettroniche, volta a interrompere le catene di approvvigionamento dell'industria russa. Nel frattempo, le principali compagnie energetiche hanno dichiarato profitti elevatissimi, così come le società minerarie e che commerciano materie prime, annunciando al contempo che potrebbero "non raggiungere mai più" simili livelli. L'oro, tradizionalmente un bene rifugio sia nei confronti dell'inflazione che della complessità geopolitica, ha registrato una forte domanda.

Torna il sole sui mercati

Torna il sole sui mercati

Febbraio ha registrato note sorprendentemente positive. Negli Stati Uniti, i dati su occupazione, vendite al dettaglio e inflazione hanno superato le previsioni. L'eurozona ha beneficiato di buone condizioni meteo e prezzi del gas più bassi. L'aumento della domanda e il miglioramento delle catene di approvvigionamento hanno dato impulso alle previsioni di crescita del PIL. Le banche centrali sono di nuovo protagoniste, felici di ribadire il mantra "tassi più alti per un periodo più lungo". Per la sua prossima riunione, la Federal Reserve statunitense prevede con sempre maggior convinzione un ritorno ad aumenti di 50 punti base. E quindi non sorprende che il dollaro USA abbia recuperato alcuni dei recenti cali.

Conseguenze involontarie

Conseguenze involontarie

Ford ha annunciato importanti licenziamenti nelle sue attività europee. Il personale coinvolto riguarda principalmente progettisti, ingegneri e tester. Perché adesso? Il gigante automobilistico ha promesso che tutte le auto che produce in Europa saranno elettriche entro il 2030. Sembra meno difficile progettare motori per veicoli elettrici rispetto ai motori a combustione interna. E, una volta progettata, la tecnologia elettrica è relativamente più facile da installare. Ford ha promesso che i futuri progressi tecnologici saranno "made in USA". Sempre nell'universo dei veicoli elettrici, attualmente al fondatore di Tesla Elon Musk sono rimaste meno azioni di quante ne detengano i fondi indicizzati, per via delle massicce cessioni attuate dal magnate per finanziare l'acquisizione di Twitter.

We use cookies to give you the best possible experience of our website. If you continue, we'll assume you are happy for your web browser to receive all cookies from our website. See our cookie policy for more information on cookies and how to manage them.