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Close Look: Luglio 2023

2 months ago

CLOSE LOOK
Microchip avanzati: cosa c’è da sapere?

I grandi titoli tecnologici denominati "Magnifici Sette" continuano a dominare l’indice S&P 500. Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Tesla e Meta rappresentano oggi circa il 30% dell’indice. La performance migliore è giunta da Nvidia, produttore di superchip, il cui corso azionario è più che triplicato quest’anno. Cosa ha favorito l'ascesa stratosferica di un produttore di chip per semiconduttori a una capitalizzazione di mercato superiore a 1 bilione di dollari?

Iniziamo con il collocare Nvidia nel suo contesto settoriale. La solida performance della tecnologia quest’anno si basa sulle speranze di un nuovo motore dei profitti futuri. Si prevede che ciascuno dei Magnifici Sette beneficerà in misura maggiore o minore del potenziale di trasformazione dell’intelligenza artificiale o IA. E in particolare, dell’IA generativa, che può creare testo, immagini e codice e che alimenta modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT.

NVIDIA ha sovraperformato il gruppo poiché le sue previsioni di crescita sono le più direttamente legate all’IA. La società ingegnerizza i superchip che alimentano l’IA, aggiungendo valore con la sua competenza nel software. Ma ognuno dei microchip da 5 nanometri di fascia alta richiesti da Nvidia è fornito dal produttore taiwanese TSMC. Malgrado tutto il clamore, l’IA rappresenta ancora una piccola parte del mercato dei chip, forse solo il 5%, mentre il 90% della produzione di chip di TSMC viene utilizzato nel settore dell’elettronica di consumo e dell’auto.

I superchip richiesti dall’IA generativa sono migliaia di volte più veloci dei chip per uso generico. Poiché è richiesta una velocità di elaborazione sempre maggiore, saranno necessari sempre più superchip. Quando Elon Musk ha annunciato il lancio della sua piattaforma di IA generativa all’inizio di quest’anno, come parte dell’app X, si è preoccupato di assicurare al mercato di avere accumulato i necessari superchip Nvidia. Senza di loro un ulteriore sviluppo dell’IA generativa sarebbe stato ostacolato.

Come spesso si osserva nel settore dei microchip, la capacità di produzione è stata incrementata per far fronte a un picco della domanda. I governi degli Stati Uniti e dell’Europa hanno riconosciuto la vulnerabilità implicita dei fornitori esteri e hanno investito miliardi per sovvenzionare nuove capacità in patria. Ma la costruzione di un nuovo impianto di produzione richiede tempo e può costare fino a 20 miliardi di dollari. Nel frattempo, la tipologia della domanda potrebbe cambiare. Un dubbio rimane nella testa degli investitori più prudenti. Le brillanti prospettive dell’IA generativa consentiranno questa volta ai produttori di chip di sfuggire al ciclo di espansione/contrazione? 

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