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Dividendo demografico: cosa c’è da sapere?

Come sanno tutti gli investitori, un dividendo è una remunerazione corrisposta agli azionisti per la partecipazione in una società capace di sostenere i profitti nel tempo. Utilizzata nel contesto della popolazione di una nazione, l’espressione "dividendo demografico" descrive gli effetti benefici che una popolazione in crescita può esercitare su un'intera economia. Ma perché questa espansione è così positiva? Diamo un'occhiata ai benefici della crescita di una popolazione e a come può funzionare in senso inverso.

Una popolazione in crescita, con un tasso di natalità in aumento, dovrebbe creare una forza lavoro prevalentemente giovane e sana, seppure con maggiori costi di istruzione di cui tenere conto. Una forza lavoro più numerosa e impegnata significa un mercato di beni e servizi in espansione. Anche se alcuni beni saranno acquistati all'estero, ciò dovrebbe comportare un costante aumento della domanda interna, con conseguente circolo virtuoso di crescita. Questo può essere generalmente il caso di economie emergenti ben gestite.

Al contrario, molte economie di mercato sviluppate stanno affrontando tassi di natalità in calo e invecchiamento demografico. Due chiari esempi sono l'Italia e il Giappone. Ciò può tradursi in una popolazione anziana "pesante" in cui gli over 65 necessitano di crescente sostegno da parte di una percentuale decrescente di cittadini produttivi. Il potenziale di spesa della forza lavoro è limitato e, poiché gli anziani in genere spendono meno denaro, la domanda finisce naturalmente per contrarsi.

Ma non sono solo le economie sviluppate a rischiare questo declino. La Cina, che ha conosciuto una rapida espansione negli ultimi decenni fino a diventare il paese più popoloso del mondo, ha annunciato che nel 2022 la sua popolazione, appena superiore a 1,4 miliardi, era diminuita per la prima volta in sei decenni. La causa sembra essere dovuta in gran parte alla politica, e precisamente alla politica del figlio unico imposta ai Cinesi per oltre trent'anni. Ma, essendo la Cina uno dei grandi motori della crescita globale, questa notizia è stata accolta con ampia preoccupazione.

Al contrario, la popolazione indiana è in costante espansione e con poco meno di 1,4 miliardi di persone, è probabile che superi quella cinese nel 2023. L'Africa ha la popolazione in più rapida crescita di qualsiasi continente, con 1 miliardo di nuovi residenti urbani previsto entro il 2050. Queste aree saranno probabilmente i motori della futura domanda globale. Un fatto che non sfugge alle multinazionali, bramose di un dividendo di crescita che i loro mercati interni difficilmente produrranno. E con esso, la crescita dei profitti che i loro azionisti esigono.