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Close Look: febbraio 2023

one year ago

CLOSE LOOK
Intelligenza artificiale: cosa c’è da sapere?

L'Intelligenza Artificiale, detta anche IA, è da tempo indicata come il salto tecnologico più significativo dalla rivoluzione industriale. Dopo decenni di sviluppo, l'IA potrebbe ora tener fede alla sua promessa. Nel migliore dei casi è considerata una forma di digitalizzazione globale che consente l'accesso universale a miglioramenti dell'efficienza, automatizzando i processi e riducendo i costi. Nella peggiore delle ipotesi è considerata uno strumento minaccioso, che potrebbe sviluppare una mente propria. Ha sicuramente portato forte scompiglio nel settore dei media.

In sostanza, l'IA è costituita da software in grado di risolvere problemi difficili. È il continuo sviluppo di questo software che consente alle macchine di mostrare un livello di "intelligenza". Le macchine, o “bot” (abbreviazione di robot) sono in grado di svolgere attività in ambiti quali la ricerca e la logica. Sono utilizzate nei settori dell'automazione, delle vendite, del diritto, della traduzione, come “chatbot” o come assistenti digitali. Come per le macchine a vapore della Rivoluzione Industriale, sono state progettate per migliorare i processi. Ma esattamente come le prime, potrebbero rendere superflue certe competenze umane.

La capacità di alcuni chatbot è impressionante. Alexa di Amazon ha 80.000 "competenze" ed è il chatbot di maggior successo economico fino ad oggi. Ma le prime pagine dei media sono state ultimamente conquistate dai “friend” digitali, come ChatGPT. Questo chatbot utilizza l'IA "generativa" per rispondere a domande o richieste, scandagliando internet per trovare la risposta più probabile. I critici hanno osservato che queste risposte "probabilistiche" non sempre sono affidabili. Tuttavia, questo è stato accolto come il vero inizio della rivoluzione dell’IA, spingendo Microsoft a investire 10 miliardi di dollari in OpenAI, lo sviluppatore di software GPT-3.

Ma i recenti progressi nella tecnologia dell'IA rappresentano davvero un'opportunità globale di progresso? Le autorità cinesi hanno vietato l'accesso ai contenuti non censurati da ChatGPT. Tuttavia, il gigante nazionale di Internet Baidu sta per lanciare il suo chatbot, noto come Ernie. I progressi in Cina sono tenuti a freno, poiché la gamma di dati Internet disponibili per "l’allenamento" di Ernie è stata limitata dalla precedente censura governativa. E gli sviluppatori cinesi sono attualmente ostacolati dalle restrizioni statunitensi alle esportazioni di semiconduttori avanzati, rendendo l’allenamento più lento e dispendioso in termini di tempo.

E i costi? A livello finanziario, si stima che la sola esecuzione di ChatGPT costi fino a 1 milione di dollari al giorno. A livello umano, il rischio maggiore è rappresentato dai "friend" digitali, inducendo la legislazione dell'UE a vietare di far passare un chatbot per un essere umano. Si teme che i tempi dei contenuti accademici "autentici" siano tramontati, anche se al momento la nuova generazione di software creati per individuare i testi generati dall'IA ha ottenuto successi solo parziali.  Ma resta la speranza che, una volta passato l’entusiasmo, l'intelligenza artificiale continuerà a ottimizzare i processi, riducendo i costi di produzione e via via l'utilizzo di energia fino ad azzerarlo.

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