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Archinomics Monthly - Febbraio 2023

one year ago

MERCATI

Azioni

A febbraio le azioni globali hanno registrato una contrazione e la persistenza dell’inflazione ha vanificato la speranza di un possibile ammorbidimento delle politiche monetarie. Le azioni USA hanno ceduto il 2,6% (indice S&P 500) a causa delle voci circa un possibile inasprimento di 50 punti base dei tassi, alla prossima riunione della Fed. Anche i titoli cinesi hanno subito un forte calo, sebbene il listino onshore (indice CSI 300 -2,1%) abbia dimostrato una maggiore resistenza rispetto al listino offshore (MSCI China -10,2%). Al contrario, le azioni europee e giapponesi hanno evidenziato un lieve progresso (EuroStoxx 50 +1,8%; TOPIX +0,9%).

Obbligazioni

Le obbligazioni globali hanno subito una correzione perché gli investitori hanno iniziato a comprendere che i tassi sono destinati a restare alti più a lungo al fine di contenere l’inflazione. Negli Stati Uniti, il Treasury a 10 anni ha perso il 3,1% avendo i rendimenti di nuovo testato la soglia del 4%, un livello che non segnavano dal novembre 2022. In Europa, il Bund tedesco a 10 anni è sceso del 2,7%, con rendimenti che hanno raggiunto il 2,6%, il livello più alto dal luglio 2011. Nei mercati obbligazionari, l’high yield si è difeso meglio delle obbligazioni investment grade, grazie al maggior appeal derivante dalle cedole più elevate.

Valute

Gli investitori hanno scontato ulteriori rialzi dei tassi Fed, facendo rafforzare il dollaro USA. Quando la BoE ha annunciato il possibile picco dei tassi, la sterlina britannica ha dato qualche segnale di debolezza; l’annunciato accordo fra Regno Unito e UE per regolamentare i traffici commerciali in Irlanda del Nord dopo la Brexit ha tuttavia restituito forza alla divisa nazionale. L’euro si è rafforzato nei confronti dello yen giapponese, riflettendo le divergenti posizioni monetarie della BCE e della Bank of Japan.

Materie prime

Il petrolio ha chiuso il mese sostanzialmente invariato (Brent -0,7% a 83,90 dollari al barile), mentre il prezzo del gas naturale in Europa ha continuato a scendere, in una cornice di crescente fiducia nella capacità dell’Europa di fare a meno del gas russo sia questo inverno che nel prossimo. Inoltre, il prezzo dell’oro è sceso del 5,3%, a 1.826,90 dollari l’oncia.

Market Volatility

Volatilità di mercato

La volatilità si è lievemente accentuata, come mostra l’indice Vix in rialzo dal 6,7% che ha chiuso febbraio a quota 20,7. Un livello inferiore a 20 è comunemente interpretato come indice di stabilità del mercato.

Investimenti responsabili

La Germania ha minacciato di bloccare i piani dell’UE per vietare le nuove auto con motori termici a partire dal 2035, a meno che Bruxelles non esenti i veicoli alimentati da carburanti sintetici, come l’e-metano e l’e-cherosene. I carburanti elettronici sono prodotti utilizzando l’elettricità derivante dall’idrogeno e da altri gas rinnovabili e quindi sono spesso considerati neutri dal punto di vista delle emissioni di carbonio.

IN
BREVE

L’abbattimento negli Stati Uniti di un pallone aerostatico che la Cina avrebbe utilizzato a scopo di spionaggio ha fatto montare le tensioni fra i due paesi. Inoltre, gli Stati Uniti hanno ammonito la Cina a non rifornire la Russia di armi, in quanto rischierebbe di innescare un’escalation della guerra in Ucraina.


Le principali banche centrali hanno continuato ad aumentare i tassi. Il rialzo più contenuto ha riguardato il tasso della US Federal Reserve (Fed), aumentato di 25 punti base (pb), mentre la Banca centrale europea (BCE) e la Bank of England (BoE) hanno entrambe attuato un rialzo di 50 pb. La BoE potrebbe aver raggiunto il suo tasso terminale, mentre sia la Fed che la BCE hanno prospettato ulteriori revisioni verso l’alto.


L’economia statunitense ha iniziato l’anno in ottima forma e con una crescita dei posti di lavoro - a gennaio - circa tre volte superiore alle aspettative del mercato. La decelerazione dei livelli dei prezzi statunitensi sembra essersi attenuata e alcune misure indicano una ripartenza dell’inflazione sottostante.


What?

IN PRIMO
PIANO

La pressione affinché la BCE mantenga il suo approccio aggressivo troverà probabilmente conferma nella riunione di metà marzo, dopo le prime stime che mostrano - a febbraio - un’accelerazione del tasso d’inflazione per il secondo mese consecutivo in Francia e Spagna, mentre in Germania il livello dei prezzi rimane tenacemente elevato. Allo stesso modo, il governatore della BoE Andrew Bailey potrebbe confermare che difficilmente i tassi britannici saliranno dall’attuale livello del 4%.


Anche l’inflazione statunitense si è dimostrata più tenace del previsto. L’indice core della spesa per consumi personali (PCE), il parametro d’elezione della Fed per misurare il livello generale dei prezzi, è salito dal 4,6% di dicembre al 4,7% di gennaio, a indicare che la contrazione dell’inflazione sottostante potrebbe essersi interrotta. Visto lo slancio migliore del previsto dell’economia statunitense, la domanda chiave è: in che misura la Fed aumenterà i tassi nella riunione di metà marzo?


Ad aprile Kazuo Ueda diventerà il nuovo governatore della Bank of Japan. I commentatori del mercato vigileranno per capire se Ueda farà intendere di voler porre fine alla politica monetaria iper-accomodante del Giappone. A gennaio l’inflazione giapponese è salita al 4,3% su base annua, il livello più alto dal 1981.

 

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